Israel – Premier Tech, Sep Vanmarcke lascia il ruolo da DS: “Ho bisogno di passare del tempo con la mia famiglia e di trovare nuovi obiettivi nella mia vita”
Sep Vanmarcke lascia il mondo del ciclismo. Dopo l’interruzione forzata della sua carriera da corridore, arrivata nel 2023 a causa di problemi cardiaci che lo hanno costretto ad appendere il caschetto al chiodo, il belga si è reinventato salendo sull’ammiraglia di quella che è stata la sua ultima squadra, la Israel – Premier Tech, e diventando direttore sportivo. Messo alle spalle un 2024 ricco di esperienze anche alla guida della squadra israeliana, il nativo di Kortrijk ha deciso però di concludere anche questa avventura professionale e ha affidato ad un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della squadra i suoi saluti.
“L’ultimo anno e mezzo è stato come stare sulle montagne russe – spiega il classe 1988 – Sono passato da essere un corridore all’essere direttore sportivo dopo che mi sono stati diagnosticati problemi cardiaci, e doversi fermare per forza è sempre qualcosa di difficile da accettare. Ho provato ad essere il miglior DS possibile, ma ho realizzato che ho bisogno di rallentare un po’, passare del tempo con la mia famiglia e cercare dei nuovi obiettivi nella mia vita. Per questo motivo ho preso la difficile decisione di lasciare il mio posto alla Israel – Premier Tech. Sono grato alla squadra per le occasioni che mi ha dato e ancora di più sono grato della loro comprensione su quelle che è la mia situazione attuale e che sono le mie scelte. Sarò sempre un tifoso della squadra e auguro a tutti il meglio per il 2025. Il ciclismo sarà sempre una parte importantissima della mia vita, quindi sono pronto a fare il tifo da casa”.
Da parte della formazione israeliana, invece, c’è totale comprensione per la scelta del belga, così come confermato dalle parole del General Manager Kjell Carlström: “Sep è stato un grande corridore e un fantastico direttore sportivo, quindi è triste per noi doverlo salutare. Abbiamo però il massimo rispetto per la sua decisione, sappiamo che ci vuole molto coraggio per lasciare un mondo che è stato la tua vita negli ultimi decenni. Posso dire con certezza che la porta per un ritorno alla Israel sarà sempre aperta per Sep, se deciderà che quella sarà la scelta giusta per lui. Auguriamo a Sep tutto il meglio per le sue avventure future”.
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